Le ossa cantano
prefazione di Nicoletta Nuzzo
postfazione di Pasquale Vitagliano
illustrazioni di Laura Capanelli
editore Animamundi Otranto 2024
Se non si fa l’amore, a cosa serve avere un corpo?
Il funerale buddhista del padre dell’autrice, morto in Thailandia, fa da sfondo a questa
raccolta poetica che indaga il legame tra la morte, l’amore, il corpo e la possibilità –
sfiorata, allusa, a tratti compresa come un’illuminazione – del non attaccamento.
Un funerale tanto diverso da quelli della nostra tradizione, pieno di stravaganze, di monaci tatuati che spruzzano le benedizioni e ridono, di ceneri cosparse di fiori gialli e di petardi. Ne "Le ossa cantano" la vita nasce e rinasce, spinge per esserci, mossa dal desiderio del corpo di amare, di essere amato.
(...) Si potrebbe dire di un poema di Thanatos e di Eros, l’inversione dei due sostantivi è voluta vista la genesi e lo sviluppo dei testi. Il rito orientale che tende a ricreare un’armonia interrotta e le ossa e la cenere lì, a ricordarci la finitudine e al contempo il tendere a qualcosa di molto più leggero e sublime "...se ogni cosa finisse ora, in questo istante cosa avremmo perso, mi chiedo la vita scorre anche quando finisce scorre finendo, nel delta della lingua". Le ossa affondano tra i pesci e lo spirito di vita esalato che non muore, forse, che sale, che vola, dove non si sa. Dunque, è l’ Eros la ragione del corpo "…Per tutto il resto, che si muoia pure. Se non si fa l’amore." l’alternarsi di prosa e poesia, quantomeno in forma grafica, non spezza, non reca traumi al procedere delle composizioni grondanti di vita e al contempo di cupe premonizioni quasi “Canti ossianici “ del XXI secolo. (...) Tutto è ben integrato e scorre fluente nel “panta rei” che ci travolge, che ci ha già travolti, come dici tu "quella è la terra, ma non esiste più.Il cronotipo terrestre è più lento, quindi siamo già andati da tempo". (Evaristo Seghetta)
Una volta, all'improvviso
Secondo esperimento di letteratura nata nel social pubblicato da Bertoni Editore nel 2023
Facebook è stato per me una specie di palestra di scrittura, dove ho sperimentato la forma breve, diaristica, appuntando gli umori del momento per realizzare dei veri e propri schizzi letterari e sviluppando uno stile peculiare, capace di tessere un dialogo continuo e intimo con chi legge.
"Una volta, all'improvviso" riunisce post pubblicati e inediti scritti dallo scoppio della pandemia fino all'inizio della guerra in Ucraina.
"Hai presente le Bustine di Minerva di Eco? Ecco, un po' bustina, un poco appunti sparsi del vivere quotidiano per un avvenire nebbioso. Una mescolanza di prosa, poesia, voglia di andar via, ma anche di restare per vedere come va. Ho sempre avuto una grande passione per i disegni a matita degli artisti, gli schizzi, le idee allo stato primitivo, embrionale, che possiedono una concentrazione altissima di un qualcosa che non si può definire. Ecco, questi tuoi scritti sono quei disegni" (Sabrina Caciotto, poeta)
Etica della parola dolce
Questo è il mio secondo libro di poesia, pubblicato da Arcipelago Itaca nel 2023.
C'è un'etica nella parola dolce. Io lo credo e lo pratico, sia quando inforno le poesie che quando scrivo le torte.
Alcune parole su questo libro:
ANTONIO SPAGNUOLO - POETY DREAM
PASQUALE VITIGLIANO - LA POESIA E LO SPIRITO
Per leggere una delle poesie di questo libro:
https://internopoesia.com/2024/02/15/claudia-fofi/
Teoria degli affetti
Questo è il mio terzo album di canzoni, pubblicato dopo una lunga pausa di 17 anni dal penultimo, che si intitolava "Centrifuga". I musicisti che mi accompagnano sono: Ares Tavolazzi, Alessandro Paternesi, Alessandro Gwis, Paolo Ceccarelli. Il disco è uscito con Dodicilune nel 2019, adesso è senza editore ed è acquistabile solo scrivendomi per richiederne una copia.