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poesie invisibili

  • Immagine del redattore: Claudia Fofi
    Claudia Fofi
  • 4 apr 2023
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 4 giorni fa

fino a che non incontrano gli occhi di chi le legga le poesie invisibili

sono abitanti sconsolate di un pianeta di carta

adottare una poesia invisibile - anche brutta - è un atto di grande umanità

come si procede?

si va nella direzione opposta a quella del critico.

il critico infatti è troppo stanco, troppo abituato a tutto,

scafato, sa troppo di ogni cosa, è oberato di libri

di poesie che copiosi gli piovono sul tavolo

come le rane in quel film che a un certo punto piovevano dal cielo.

il critico poeta poi gli occhi li ha proprio persi per strada,

non sa più che farsene dei versi - non lo ammetterebbe mai, neanche sotto tortura.

adottare la poesia invisibile vuol dire aprire, alleggerire.

appena ne vedi una leggila e lei è contenta, già le basta.

a che serve?

a niente.

si salverà il mondo con le poesie invisibili?

può essere di no.

magari alla fine si salverà dalla mania poetica.

ché quando non ci sarà più bisogno l'uomo smetterà di poetare.

la poesia invisibile soccorre chi si fa toccare volentieri

dalle parole invisibili e in buona fede dei poeti - che esistono.


osservate bene il critico di poesia:

ha un cavillo nell'occhio,

non ci fa mica apposta.




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